HomeCronacaMulta all’Acquapark di Melilli per aver vietato l’accesso a un non vedente accompagnato dal cane guida

Multa all’Acquapark di Melilli per aver vietato l’accesso a un non vedente accompagnato dal cane guida

La condanna del Governo regionale: una violazione delle leggi nazionali e internazionali.

A Melilli, un episodio ha sollevato una fervida discussione riguardo ai diritti delle persone con disabilità visive e al rispetto della legge. La Polizia municipale di Melilli ha emesso una multa di 848 euro nei confronti del gestore di un popolare parco acquatico situato in contrada Spalla, a seguito dell’impedimento dell’accesso nella struttura a un uomo non vedente accompagnato dal suo cane guida. L’incidente è stato segnalato dal diretto interessato.

Le ragioni addotte dal gestore del parco acquatico per vietare l’ingresso al cane guida hanno suscitato polemiche. Egli ha sostenuto che tale restrizione era necessaria per garantire elevati standard di igiene e sicurezza per tutti i bagnanti. Citando anche l’articolo 32 della Costituzione Italiana, che tutela il diritto alla salute, ha argomentato che il regolamento del parco proibisce l’ingresso di animali per preservare l’igiene degli ambienti e la corretta funzionalità delle piscine.

Tuttavia, questa decisione ha scatenato una reazione veemente da parte del Governo regionale. Un esponente del governo ha condannato questa azione, sottolineando che “fatti del genere, purtroppo non isolati, non possono essere tollerati alla luce della normativa regionale, nazionale, comunitaria ed internazionale”.

In risposta all’incidente, l’assessore regionale alla Famiglia, Nunzia Albano, ha inviato una circolare ai sindaci e alle Polizie municipali siciliane, copiando anche l’Autorità garante della persona con disabilità presso la Regione siciliana. La circolare è stata motivata dalle segnalazioni e dalle denunce di persone con disabilità visiva a cui è stato impedito l’accesso a locali aperti al pubblico a causa della presenza dei loro cani guida. Secondo l’assessore, la motivazione addotta dagli esercenti era sempre la stessa: il regolamento vieta l’ingresso degli animali all’interno delle strutture.

Questo episodio ha portato alla ribalta una discussione più ampia sul rispetto dei diritti delle persone con disabilità visive. Il Governo regionale ha chiarito che è imperativo rispettare le leggi nazionali e internazionali che proteggono tali diritti e ha promesso azioni concrete per garantire che episodi simili non si ripetano in futuro.

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