Ortigia pareggia contro De Akker Bologna: delusione per i difetti difensivi e l’assenza di Inaba
Il campionato dell’Ortigia parte con un pareggio, che fa sorridere di più la De Akker Bologna, anche
per come si era messa la partita all’inizio. I timori della vigilia espressi da coach Piccardo erano giustificati, perché
l’assenza di Inaba e le condizioni fisiche di alcuni suoi giocatori si sono fatte sentire. Ma al di là di questo, i biancoverdi
hanno mostrato gli stessi difetti difensivi evidenziati nelle gare europee e di Coppa Italia. Eppure il match si era messo
benissimo, con un primo tempo giocato alla grande, sia sul piano difensivo sia su quello dell’atteggiamento mentale.
L’Ortigia domina, è veloce in ripartenza e precisa in attacco, dove si mostra spietata con l’uomo in più. Il primo tempo
si chiude infatti sul 7-2 per i padroni di casa, che sembrano destinati a un pomeriggio tranquillo. Nel secondo tempo,
però, entra in acqua un’Ortigia più distratta e pasticciona e il Bologna ne approfitta, rientrando in partita con un
parziale di 0-3, che poteva anche essere più pesante se Tempesti non avesse parato un rigore a Luongo. All’intervallo
lungo l’Ortigia conduce 7-5. Nel terzo parziale, gli emiliani crescono ancora di condizione e continuano a spingere,
trovando il pareggio con Luongo, migliore in acqua oggi, e De Freitas. I biancoverdi si ridestano con il gol in superiorità
di Condemi, ma Grossi (anche lui a uomo in più) riporta ancora il match in parità. Ci pensa allora Cassia, con un gran
gol, a portare l’Ortigia a +1. Nel quarto e ultimo tempo, i ragazzi di Piccardo tornano a giocare con più ordine e, con la
doppietta di Cassia e il gol di Napolitano, costruiscono il break che vale il 12-9 di metà tempo. Non basta, perché la
squadra di Mistrangelo, trascinata da Luongo, riesce a inanellare un parziale di 3-0 e chiudere sul 12-12 finale. Primo
punto in classifica per le due squadre, con l’Ortigia che però sente di aver perso un’occasione.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo, analizza la prestazione dei suoi: “Abbiamo cominciato molto bene, con il
giusto approccio al match. Nel primo tempo ci è andato tutto per il meglio, però poi abbiamo preso 12 gol. È un
aspetto che, da quando è iniziata la stagione, stiamo cercando di mettere a posto. Evidentemente non ci stiamo
lavorando nel modo giusto. Noi abbiamo commesso anche degli errori individuali e loro sono stati bravi a giocare certi
tagli per poi prendere l’alzo e tiro esterno. Certe volte ci siamo fatti trovare troppo larghi, in giro per la piscina, e
abbiamo preso questi isolamenti con conclusioni che si potevano evitare tranquillamente. Detto questo, complimenti
al Bologna che ha giocato una signora partita”.
Sulla mancata vittoria, ha influito anche l’assenza di Inaba, giocatore fondamentale, che sarebbe stato utilissimo nei
momenti di difficoltà, quando l’Ortigia non riusciva a segnare: “Sicuramente l’assenza di Inaba pesa – afferma Piccardo
- come pesa non avere in condizione Bitadze, il nostro secondo centroboa. Quello che però deve pesare più di tutto,
sono i 12 goal che abbiamo preso e la rilassatezza che abbiamo avuto in certi momenti della partita. Quando avremmo
dovuto chiudere il match, non l’abbiamo fatto e questo sarà motivo di discussione”.
Infine, il tecnico dell’Ortigia spiega come ripartire dopo questo mezzo passo falso, anche in vista dei prossimi impegni
contro Salerno e, in Euro Cup, contro il Panionios: “Si riparte solo attraverso il lavoro e analizzando le cose che sono
state sbagliate. Dovremo rivedere tutto quanto. Sicuramente, se abbiamo preso di nuovo 12 gol, c’è qualcosa che non
è andato bene”.